Rosso intenso, lascia il segno sulle labbra di chi lo gusta, attratto dal suo profondo colore e dal suo profumo inconfondibile: è il “Primitivo di Manduria”.
Il “Primitivo di Manduria” è uno dei vini rossi Terre Divinae più apprezzati. Scopri cosa rende unica questa etichetta!
Caratteristiche principali
Zona di produzione
Viene prodotto in una zona che ha come “epicentro” Manduria, in provincia di Taranto. Nel disciplinare di produzione rientrano anche alcuni limitrofi nella provincia confinante di Brindisi. Dal 1974 il vino Primitivo di Manduria si fregia dell’attestazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) entrando così di diritto nel novero dei grandi vini rossi italiani.
Il vitigno
Il vitigno utilizzato per la produzione del Primitivo di Manduria è il Primitivo. Tale nome deriva dal fatto che le uve di questo vitigno sono le prime a esser vendemmiate. Maturano in agosto, verso la fine del mese e danno acini di colore nero intenso, dolci e gustosi. Questa precocità, però, non impedisce agli zuccheri di aumentare la loro concentrazione, tanto che la caratteristica principale dei vini ottenuti dal vitigno primitivo è la gradazione alcolica: la DOC Primitivo prevede infatti una gradazione minima di 14 gradi.
Proprietà organolettiche
Il colore di questo vino è rosso rubino intenso che, col procedere dell’invecchiamento, tende ad assumere sfumature violacee ed arancioni. Il profumo è leggero ed aromatico, e richiama sentori speziati, di frutti di bosco e anche tabacco. Al palato il Primitivo di Manduria si presenta con un sapore pieno, armonico e gradevole; l’invecchiamento del prodotto ne rende il sapore via via sempre più vellutato ed equilibrato.
La conservazione ottimale del Primitivo di Manduria deve avvenire al buio, con temperature comprese fra 10 e 15°C mentre la temperatura di servizio consigliata è quella dell’ambiente, ovvero compresa fra 18 e 22°C.
Abbinamenti consigliati
Questo vino accompagna in modo ottimale i saporiti piatti della cucina locale come, ad esempio, quelli a base di carni grigliate, arrosti, stufati ma anche cacciagione, pastasciutte col ragù e salumi stagionati. Il Primitivo di Manduria ben si adatta anche ad essere servito con zuppe ricche e corpose e coi formaggi stagionati e saporiti, soprattutto quelli a base di latte caprino e pecorino, o il tipico cacioricotta.
GUARDA IL DISCIPLIARE DEL PRIMITIVO DI MANDURIA DOC
- “Primitivo di Manduria”
- “Primitivo di Manduria” Riserva
- colore: rosso intenso, tendente al granato con l’invecchiamento;
- odore: ampio, complesso;
- sapore: dal secco all’abboccato, caratteristico;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 13,5 % vol.;
- acidità totale minima: 5 g/l;
- estratto non riduttore: 26 g/l;
- Il residuo zuccherino non deve superare 18 g/l.
- colore: rosso intenso con sfumature tendenti al granato;
- odore: ampio, complesso, talvolta con sentore di prugna;
- sapore: dal secco all’abboccato, di corpo, vellutato;
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14 % vol.;
- acidità totale minima: 5 g/l;
- estratto non riduttore minimo: 26 g/l;
- Il residuo zuccherino non deve superare 18 g/l.